TERAMO – Termine scaduto. Come previsto, al ballottaggio del 24 giugno si andrà senza apparentamenti e la scehda elettorale non subirà modifiche grafiche e sostanziali. Sarà un faccia a faccia diretto tra la coalizione di Morra e quella di D’Alberto.
Nemmeno il possibile accordo politico (non apparentamento) tra Cavallari e Morra si è concretizzato. In Bella Teramo ha vinto la frizione tra le diverse anime della lista. Che, seppur giovanissima, ha già dentro la democrazia delle… correnti. In questo caso le anime erano divise tra il sentirsi più vicini alla proposta del centrodestra e non tornare mai più verso la casa comune, quel Partito Democratico che, di fatto, aveva firmato l’allontanamento coattivo mascherato sotto l’egida delle ‘consultarie’, e quelli che avrebbero voluto tornare alla casa comune del centrosinistra, nonostante tutto. E così Cavallari sceglie di dare libertà di voto ai suoi di Bella Teramo, di lasciare che quel 10,2% del primo turno, il 24 giugno vada al mare o si esprima secondo coscienza.
Lo ammette anche lui, il funzionario dei vigili del fuoco, vero vincitore morale di questa prima parte delle elezioni che si è arrivati vicinissimi a un patto con il centrodestra: «Rilevo con piacere l’apertura di Giandonato Morra che sembra aver capito meglio l’importanza del nostro progetto e della nostra forza», lo ringrazia per le parole di stima, «assolutamente ricambiata», ma rifiuta la solleticante proposta di un assessorato e del ruolo di vicesindaco, e va avanti.
Cavallari invita i suoi ad andare a votare, domenica prossima, «perché so – scrive – che credete nella democrazia e che non vi privereste mai del voto quale suo strumento principale. Ma votate secondo quel che vi suggerisce la vostra coscienza. Mi conoscete bene e sapete che mai e poi mai potrei imporvi scelte in un momento così importante e delicato per Teramo». Siete forza vera, riconosce Cavallari, «che nessuno può permettersi di sminuire o di snobbare. Il vostro voto vale tantissimo ed è l’indicatore di quanto conti e di quanto sia necessario un civismo vero in questa Città». Già, il civismo. Il civismo rappresentato da D’Alberto invece al ballottaggio ci va ma i sognatori, quelli che preconizzavano una ‘reunion’ del centrosinistra al secondo turno restano delusi, e Cavallari non perde l’occasione per sottolineare di essere stati snobbati da Alleanza Civica & co: «Gli elettori di Bella Teramo – conclude – hanno premiato idee e progetti validi, che però non sono stati ritenuti interessanti dalla coalizione che oggi fa capo a D’Alberto».